L’ Islanda che non ti aspetti, è quella che ci ha accolto a metà Agosto; temperature di 5-6 gradi superiori alla media, con una lunga sequenza di settimane senza pioggia e fiumi estremamente bassi. Queste condizioni hanno severamente influenzato le giornate di pesca, in particolare quelle al salmone atlantico.
Accompagnati da un’ esperta guida locale, ci siamo diretti verso nord, a circa 300km dalla capitale Reykiavik, dove scorre il fiume Svarta, rigorosamente catch & release, ricco di trote fario (nella parte alta) e di salmoni nella parte bassa.
Il lodge, collocato all’interno di una fattoria, è costituito da una solida struttura in legno, con 4 posti letto ed una cucina attrezzata per il self.-catering.
Abbiamo pescato 3 giorni sullo Svarta, nel tratto dedicato alle trote, lungo circa 20km – a noi totalmente riservato; il fiume scorre lentamente in una valle, dove si alternano lunghe lame da 50 -70 cm, rapide correnti e buche profonde – dove stazionano le trote più importanti.
Le attrezzature consigliate sono canne 9′ #5 o #6, variando tranquillamente da ninfa a streamer, ma anche secca ! Vedere una pinnatissima fario di 60cm bollare su una mosca secca rimane un’esperienza indimenticabile.
Le catture, dati i livelli molto bassi, non sono state facili: almeno 3 esemplari al giorno non sono mai mancati; la generosa taglia dei pesci ci ha abbondantemente ripagato dal numero di catture non particolarmente elevato.
Il quarto giorno ci siamo spostati sul fiume Saemundara, un fiume del nord molto apprezzato per la taglia importante dei salmoni che lo risalgono, a dispetto delle sue dimensioni e della portata d’acqua, davvero ridotte anche a causa delle mancate piogge.
Il fiume Saemundara è molto gettonato e per poterci pescare c’è una lunga lista d’attesa: è gestito da un esperto pescatore, il quale ha realizzato un lodge molto moderno, con 3 stanze doppie con bagno, una cucina molto attrezzata, un soggiorno luminoso e una veranda sul fiume – con tanto di Jacuzzi e barbecue.
La pesca su questo fiume è stata abbastanza complessa; per raggiungere le pool più produttive, occorrono un fuoristrada e buone gambe, dato che la distanza tra una pool e l’altra può superare i 500metri e non tutte sono facilmente raggiungibili con l’auto.
Il fiume Saemundara si pesca con canne a una mano, 9′ #8 o #9, con mosche di piccole dimensioni e scure, effettuando lunghi lanci a valle per poi strippare velocemente. Grazie alle acque trasparenti, è possibile vedere i salmoni , soprattutto nelle buche profonde e nella parte finale delle pool, in attesa di proseguire la loro risalita.
Per quanto riguarda le catture, trattandosi di salmone atlantico, è difficile superare 2-3 catture al giorno, con una media che supera i 60-70cm con catture anche di 80-90cm; per coloro che vogliono divertirsi con trote fario, trote di mare o salmerini, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Se i salmoni si fanno desiderare, con una grossa secca si possono insidiare tanti esemplari di trote oltre i 50cm.
Concludendo, pensiamo che un viaggio in Islanda vada pianificato – decidendo prima l’obiettivo: se siamo orientati alle trote fario, (normalmente) i periodi migliori sono da metà Giugno a fine Luglio, mentre per i salmoni i mesi migliori sono quelli più piovosi, come Agosto e Settembre.
Nerio Z.